Dispatches from Bristol

  • From: Antonio Cavedoni
  • To: Amici e parenti
  • Date: Sat, 16 Nov 2002 22:40:03 +0000
  • Subject: Dispatches from Bristol, episode VI
Hi there,

a un mese e un giorno dall'ultimo dispaccio sono ancora vivo, vegeto e in ottima forma! Sono stato impegnatissimo e vi raccontero' in cosa molto presto, ma nel frattempo mi faccio un altro strappo alla regola e vi propongo un Dispatch from Manchester (pronunciatelo Manchèster o Manchestèr) scritto da un mio amico.

Vivere in Inghilterra non e' poi cosi' "strano" come si dice da noi, ma e' vero che ci sono tante piccole differenze rispetto alla "Mainland Europe". Stefano Attardi e' partito da Pisa per l'Erasmus poco prima di me; in una email poco prima di venire qui gli chiedevo come si stesse senza avere un bidet in bagno, ed ecco come mi ha risposto:

* * *

From: "stefano j attardi"
Subject: rubinetti
Date: Wed, 18 Sep 2002 19:03:44 +0200

Non ti preoccupare troppo del bidet: in questo ameno paese ci sono deficienze molto piu' rilevanti alle quali dovrai abituarti. Un esempio? I rubinetti.

Apparentemente l'Italia e' un paese tecnologicamente avanzato che ha adottato con straordinario anticipo (qualche secolo) i rubinetti auto-miscelanti. Si tratta di una sofisticatissima tecnologia grazie alla quale due tubi, il tubo dell'acqua calda, che chiamerebo tubo A, e quello dell'acqua fredda, che chiameremo tubo B, convergono fino a formare un unico tubo, il tubo C, nel quale l'acqua proveniente dal tubo A si miscela all'acqua proveniente dal tubo B producendo acqua caratterizzata da una temperatura intermedia tra la temperatura del tubo A e quella del tubo B. Variando indipendentemente la quantita' di acqua che fluisce nei tubi A e B per unita' di tempo, e' possibile ottenere, all'uscita del tubo C, acqua a una qualsiasi temperatura compresa tra la temperatura del tubo A e quella del tubo B.

Questa tecnologia non e' ancora stata adottata nel Regno Unito, probabilmente a causa della sua costosissima implementazione e del mancato completamento degli studi sull'impatto ambientale, sanitario e psicologico della suddetta innovazione.

I lavandini anglosassoni, quindi, adottano ancora la preistorica soluzione dei due rubinetti: uno produce acqua gelida, utile per scopi igienici, ma sconsigliata ai soggetti sensibili o il cui sistema immunitario possa essere indebolito per qualsiasi ragione; il secondo produce acqua bollente, ideale per il te' delle cinque del pomeriggio.

Ciao,
Stefano

* * *

La vera tortura qui dalla Sue e' che in cucina abbiamo gia' questa nuova ed emozionante tecnologia. Cosi', se volessi, potrei fare un bellissimo bagnetto caldo alla lattuga dentro al lavandino, ma se mi voglio lavare la faccia devo scegliere tra l'ustione e l'assideramento.

Alternativamente, mi diceva la Sue il primo giorno che ero qui, posso mettere il tappo nel lavandino e mischiare l'acqua li' dentro, ma parafrasando i "bristolians": /why bother/?

Tanti saluti a tutti quanti, ed in particolare a Sofia e Giovanni i miei piccoli cuginetti che domani verranno battezzati in quel di Sassuolo!

Cheers!


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Antonio
Antonio Cavedoni
Last modified: Thu, 13 May 2004 21:28:52 +0200

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