Dispatches from Bristol

  • From: Antonio Cavedoni
  • To: Amici e parenti
  • Date: Thu, 10 Oct 2002 14:40:35 +0100
  • Subject: Dispatches from Bristol, episode IV
Ciao a tutti,

otto giorni di silenzio e sono ancora qui a rompervi le scatole e a riempirvi le mailbox di inutili messaggi. Ancora una volta: se non volete piu' ricevere i miei dispacci basta semplicemente che lo diciate. Potrete leggerli in differita e con calma su web all'indirizzo:

 <http://cavedoni.com/bristol/>

Vale il silenzio-assenso: se non dite nulla, continuero' a rompervi i coglioni, come il migliore degli spammer ;-)

That being said, here we go. Mercoledi' alle 18.00 sono stato a cena al BISC, British International Student Centre. Per tre settimane ogni sera c'era una cena di benvenuto agli studenti internazionali, e quella era l'ultima sera; il BISC non ha una sede grandissima ed essendo noi circa un'ottantina di studenti capite che la situazione si e' fatta abbastanza affollata. Mi siedo a tavola di fianco a Chain, ragazzo cinese, studente in ingegneria, e lo obbligo a parlarmi del "ning", ideogramma cinese che tra i suoi significati ha anche "pace" e che la Fede ha al collo da quando si e' fatta abbindolare in un mercatino di San Francisco. La cena procede senza infamia e senza lode, la socializzazione diventa praticamente impossibile, specialmente perche' una volta seduto non c'era modo di stabilire contatti umani con persone che non fossero il tuo vicino di sedia. Capite che dopo venti minuti di "ning" e di luoghi comuni tra Cina e Italia, io e Chain ne avessimo abbastanza piene le scatole di guardarci negli occhi.

Ci spiegano cos'e' il BISC (un'organizzazione cristiana) e cosa fa (organizza gite, incontri e offre informazioni per gli studenti). Andiamo nell'altra stanza, stiamo li' un po' poi mi viene un attaco di agorafobia e decido che e' il caso di levare le tende.

Giovedi' non succede nulla di particolare, mentre Venerdi' e' la vera, classica "botta di vita". Dormo un po' piu' del dovuto, faccio qualche giro per il dipartimento di italiano e mi fermo per il pranzo di benvenuto del Club Italia. Qui a Bristol c'e' un ufficio chiamato Student's Union, ("il Sindacato degli Studenti"), completamente a servizio degli studenti. Ad inizio anno c'e' un evento chiamato "Fresh", in cui vengono presentate le attivita' degli studenti; esempio, vi piace lo yoga? Create una cosa chiamata "Yoga society", l'universita' di fornisce i locali, voi trovate dei fondi tramite una quota associativa o delle iniziative di autofinanziamento e potete portare avanti il vostro interesse insieme agli studenti che, durante il Fresh di quell'anno o per passaparola, si iscrivono alla vostra society.

Il Club Italia e' la society degli studenti interessati alla cultura italiana e Venerdi' scorso hanno organizzato un pranzo per inaugurare l'anno. Ci ritroviamo tutti nella hall del dipartimento di italiano e cominciamo a chiacchierare. Conosco praticamente tutti gli altri erasmus italiani che ci sono qui a Bristol, piu' altri studenti del quarto anno che sono appena tornati dall'italia; la laurea in italiano dura quattro anni, e il terzo gli studenti vengono per un anno da noi. Cosi' ho conosciuto Aimee, appena tornata da Verona, e Thea, appena tornata da Modena.

Finito il pranzo, dopo aver conosciuto duecentomila persone (e aver dimenticato praticamente tutti i loro nomi nel giro di cinque minuti), vado insieme ad Aimee al Fresh 2002 alla Student's Union. Shock. Non ho mai visto niente di simile in Italia. L'edificio degli studenti e' un casermone da sei piani e in ogni piano ci sono almeno una cinquantina di societies, il che vuol dire che ce ne sono almeno 300. Se calcolate che ad ogni stand ci sono circa quattro persone e che ce n'e' almeno il doppio in giro potete immaginarvi che genere di casino mi sia trovato davanti.

Pero' e' un casino positivo: ogni gruppo presenta i suoi interessi, che siano i giochi di carte, la danza o le serate gay in mezzo a questo mare di folla. La gente passeggia tra gli stand e decide cosa fare durante l'anno, e cosi' faccio anche io: mi iscrivo alla society per l'opera e il musical (venerdi' alle 2.20 ho un'audizione per cantare in un musical di cui non ricordo il titolo), alla society di Amnesty International e ad un'altra di aiuto per i bambini africani, poi accompagno Aimee a iscriversi a danza.

Ripeto, mai visto niente di simile in Italia. E mentre giravo per il Fresh 2002 mi veniva da pensare agli studenti del primo anno, che si trovano davanti questa cosa e dicono "figata!", e nello stesso tempo mi viene da pensare agli studenti del primo anno della mia universita', che le prime volte che arrivano vengono accolti da file alle segreterie e lezioni frontali. Aiuto.

Cosi' ho conosciuto un altro po' di gente, e ho potuto confrontarmi sulla vita dello studente medio a Bristol. Piu' o meno tutti pagano la cifra che pago io di affitto; in realta' quasi tutti pagano meno, ma quasi tutti sono piu' lontani e non hanno le /commodities/ che ho io qui: videoregistratore, lavastoviglie, microonde, tv via cavo, connessione broadband in casa (che arriva la settimana prossima), latte-olio-sale-caffe'-the e altre cacchiate incluse nell'affitto, la Sue che pulisce bagno, cucina, corridoio e salotto, lenzuola e asciugamani, tutto incluso.

D'altra parte quasi tutti recriminano che la presenza di una "landlady" in casa sarebbe abbastanza fastidiosa per loro. Immagino che in condizioni normali sarebbe cosi' anche per me, ma con la Sue e' diverso. Primo, e' quasi sempre fuori casa perche' lavora in ospedale, il che vuol dire che posso invitare chi voglio quando voglio senza timore di fare troppo casino. Secondo, ho tutti i vantaggi di cui sopra. Terzo, la Sue e' una persona meravigliosa. Sabato per esempio era una stupenda giornata; Sue aveva guardato le previsioni del tempo e temendo che sarebbe stato l'ultimo giorno di sole prima dell'inverno ha invitato me e Yutaka per un gita nella campagna inglese.

Siamo andati all'Arboretum di Westonbirt, un enorme parco che contiene la maggior parte degli alberi del mondo. Prima era della famiglia Holford, che poi e' stata costretta a donarlo allo stato, e ora e' gestito da una associazione, i Friends of the Westonbirt Arboretum, di cui Sue fa parte. Non so se avete presente i colori dell'inghilterra in autunno, non li avevo presenti neanche io fino a quattro giorni fa, poi ho scoperto quanto possano essere meravigliosi. Abbiamo fatto una stupenda camminata in mezzo agli alberi, tra cui anche alcuni aceri (maple e' acero, no?) giapponesi e altri alberi italiani. Sue ne conosceva un bel po', anche perche' da piccola abitava in campagna ed era stata abituata a distinguerli uno dall'altro. Poi abbiamo recuperato la macchina e abbiamo fatto un giro per la campagna intorno a Bristol, anch'essa stupenda.

Nessuno degli altri studenti che abitano a Bristol ha potuto fare un giro del genere, soprattutto perche' nessuno ha una macchina e anche se ce l'avesse non si sognerebbe mai di fare un giro per la campagna. Per noi invece e' stato stupendo, a parte per Yutaka, che alla fine del pomeriggio ha avuto un po' di mal d'auto ed e' arrivata a casa in stato comatoso.

Domenica invece ho fatto un po' di pulizia qui: ho sistemato la casa, dormito, stirato, finito qualche lavoretto e fatto un giro per Bristol, era ancora bel tempo. Poi nel pomeriggio sono stato alla Catholic Chaplaincy, per la messa di inizio anno e per la cena. Li' ho conosciuto qualche altro ragazzo inglese, un neozelandese che studia Ingegneria Aerospaziale qui a Bristol e altri ragazzi da varie parti dell'inghilterra e dell'europa (compreso Andrea, di Varese).

Lunedi' ho iniziato le lezioni: il primo corso che seguo e' "Anni di Piombo", la storia degli anni '70 in Italia. Ora, per tutti quelli di voi che mi hanno salutato dicendo "vai a fare niente", vi devo dire che questo corso e' partito veramente bene. Per ogni lezione so gia' l'argomento di cui tratteremo e ho una bibliografia da leggere prima di arrivare in aula. La meta' delle lezioni sono "lectures" frontali, come in Italia, mentre l'altra meta' sono seminari degli studenti. Purtroppo siamo in troppi quest'anno e io non potro' fare la presentazione, mi tocchera' un commentary di un articolo o qualcosa del genere.

In ogni caso, ancora una volta, si vede l'approccio completamente diverso alle lezioni che hanno qui: l'offerta formativa e' ampia, il che si traduce in classi ristrette (in "anni di piombo" siamo in 17, e secondo Ruth Glynn, la prof, siamo gia' in tanti) e una maggiore partecipazione degli studenti nelle lezioni. All'inizio del corso viene fornito un programma dettagliato di cosa verra' fatto/quando e di come il professore si e' preparato per quelle lezioni, tramite la bibliografia. Ah, dimenticavo, tutti i libri sono a disposizione degli studenti tramite la biblioteca, anche se chiaramente bisogna comprarsi i libri che vengono usati piu' spesso. Per questo c'e' un negozio di libri appena usciti dal computer centre, a cento metri dal dipartimento di Italiano e in mezzo al comparto universitario.

Oggi seminario sul Calendaring e sul Semantic Web. Per molti di voi queste parole non significheranno nulla, in pratica mi sono trovato a vedere come lavorano al W3C, che oltre ad essere l'organismo che controlla e definisce gli standard per il Web, e' anche un bell'esempio di democrazia e di comunita' scientifica "aperta". Ho capito il 30% di quello che e' stato detto oggi, ma ho preso un sacco di appunti e ho una miriade di spunti per approfondimenti che prima non avrei avuto. Lo so che usare la parola "interessante" ormai ha assunto un significato quasi dispregiativo, ma questo seminario lo e' stato, veramente.

What else? Stasera sono uscito con Aimee, Mario & co e ho conosciuto un'altra ragazza, mezza libanese e mezza inglese, che e' appena tornata dopo un anno in Italia, a Salerno. In piu' ho conosciuto Ben, il moroso /welsh/ di Lucy, con il quale stiamo organizzando un imminente viaggio in Irlanda.

Oh, l'ultima cosa: venerdi' prossimo c'e' un seminario di un giorno sui Carmina Burana. Alla mattina ti insegnano qualche pezzo e alle 16.00 si fa un concerto pubblico! Se tutto va bene cerchero' di partecipare insieme ad Emily, we'll see.

* * *

Nella prossima puntata: come andra' la mia audizione? Trovero' da lavorare? Andro' in Irlanda? Riusciro' a seguire le lezioni? Diventero' finalmente intelligente? ;-)

A presto,

cheers from england!


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Antonio
Antonio Cavedoni
Last modified: Thu, 13 May 2004 21:28:50 +0200

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