Archivio di Febbraio 2002
Scritto Martedì 26 Febbraio 2002, alle 23:11
«Could you repeat that in English?» è il titolo di un articolo che parla dei messaggi di errore nel software. L’autore si chiede come mai la maggior parte dei messaggi di errore siano progettati così male, tirando in ballo esempi negativi «eccellenti» come Apple e Microsoft. Il succo: se qualcosa va storto l’utente deve esserne messo a conoscenza in un modo o nell’altro. Se volete usare codici di errore fatelo pure, ma accompagnateli con una descrizione in lingua corrente (non in linguaggio ottocentesco o utilizzando termini ultra-tecnici, pratiche abbastanza diffuse nel nostro paese).
Una cosa interessante è l’esempio di General Electrics che ha provato ad utilizzare messaggi di errore scritti in latino, in modo che non fossero maleinterpretati o mal riportati dagli utenti, ma che rimanessero chiari per chi si occupava del supporto tecnico. Soluzione non particolarmente riapplicabile in altri progetti, ma esperimento curioso.
via WebWord.
Scritto Domenica 24 Febbraio 2002, alle 11:11
Vi ho parlato più volte del libro di Howard Rheingold intitolato They Have a Word for It, si tratta di un vocabolario di parole che esistono solo in alcune lingue del mondo e che sono quindi un pezzo della cultura dei popoli che parlano tali lingue. In questo riassunto vengono riportate la maggior parte delle parole tradotte nel libro con una veloce descrizione. Ve ne segnalo alcune:
- mbuki-mvuki, che in Bantu significa «svestirsi per danzare»
- lao, che in Cinese indica il «rispetto per i più anziani»
- schaddenfreude, la gioia che i tedeschi provano per la sfortuna di qualcun’altro
- razbliuto, il sentimento che provano i russi quando guardano una persona che hanno amato, ma che ora non amano più
Tra le parole tipiche dell’italiano (ricordo che è una raccolta non scientifica e fatta puramente per diletto): bustarella, fusto, ponte (delle vacanze), qualunquismo e sbottonarsi.
Scritto Sabato 23 Febbraio 2002, alle 23:11
Una lista di citazioni sull’usabilità del web. Più della metà sono frasi di Steve Krug e di Jakob Nielsen, così vi riporto l’unica che è stata scritta da un altro autore, Jeffrey Veen:
To dismiss basic contexts such as link colours, page layouts, navigation systems, and visual hierarchy as “boring” or “pedestrian” is akin to laughing at a car’s steering wheel as unimaginative.
E a proposito del sopracitato Steve Krug, vi segnalo una sua recente intervista su Webbusters.
via ia/.
Scritto Sabato 23 Febbraio 2002, alle 22:10
Tramite metafilter ho trovato la Alphabet Synthesis Machine. Si tratta di un progetto «artistico» che, a partire da un nostro tratto crea un intero alfabeto di lettere, in una lingua inesistente. Le lettere sono generate casualmente, ma possiamo modificare i parametri di evoluzione casuale per controllare l’aspetto del nostro risultato. Mi sono cimentato anche io, ma il mio Verbiano è decisamente meno interessante degli esempi fatti da altri utenti. Comunque un’applicazione molto ingegnosa.
Scritto Sabato 23 Febbraio 2002, alle 21:09
Per quanto riguarda i «siti che funzionano» (di cui sparlavo qualche giorno fa), mi ha scritto Matteo Brambilla per segnalare che il 403 su sitichefunzionano.it
era dovuto ad un cambio di server, tutt’ora in corso. Come diceva quello, shit happens!
Scritto Sabato 23 Febbraio 2002, alle 21:09
Steven Garrity ha appena pubblicato una lettera aperta alla comunità dei webdesigner: «Perché dovrei riprogettare il mio sito con i fogli di stile?», su Acts of Volition.
Il dibattito è ancora molto aperto sulla questione soprattutto dopo le due recenti prese di posizione di Dave Winer e Scott Andrew lePera. Credo che conosciate già la mia opinione in merito: i CSS sono favolosi per il controllo tipografico che permettono e per i quintali di codice HTML che fanno risparmiare (che si traducono in tempi di attesa molto minori per voi, gli utenti); d’altra parte il fatto che siano una tecnologia emergente fà sí che ci sia bisogno di un livello di attenzione extra rispetto al solito.
Lo scopo del gioco è che i siti web funzionino meglio, siano più veloci e facili da mantenere. Se questo può significare che qualche bordino o qualche colore non venga visto da chi ha un browser vecchio di più di due anni, per me va bene. L’importante è che il contenuto sia leggibile, e che le funzioni funzionino in qualunque browser web, che sia l’ultimo Mozilla o Lynx.
E, come nota finale vorrei dire questo: chi sono gli utenti del vostro sito? Siamo d’accordo sul fatto che Yahoo e il sito del vostro ferramenta di fiducia possano aver bisogno di tecnologie differenti perché sono visti da persone differenti? Date un’occhiata alle statistiche del vostro sito prima di prendere tali decisioni.
Scritto Sabato 23 Febbraio 2002, alle 15:03
In questo periodo mi sto interessando in modo particolare al problema dello spam, così mi sono letto un po’ di documentazione a riguardo e sto cominciando ad organizzarmi per combatterlo. Spero di riuscire a pubblicare un articolo sul tema, anche perché credo che l’arma fondamentale per eliminare lo spam sia educare correttamente la gente che usa l’email.
Anyway, sembra che abbiano subito parecchi problemi con lo spam quelli di AT&T, che si sono visti bloccare la loro posta elettronica per due giorni come riporta questo articolo. Sempre nello stesso articolo, il rappresentante di Brightmail dichiara come le ultime stime diano lo spam al 20% rispetto a tutta la posta inviata via internet. Il problema comincia a diventare serio.
In chiusura vi segnalo che Elena Antognazza ha tolto gli indirizzi email dagli archivi di Mlist, in modo che non vengano «succhiati» dagli spambots (su suggerimento del sottoscritto).
Scritto Giovedì 21 Febbraio 2002, alle 22:10
Tra i loghi delle Tute Arancioni (gli impiegati di Virgilio che stanno per essere licenziati) c’anche del materiale carino. I migliori per me sono il numero 003, lo 010 e 021. Da cestinare buona parte del resto.
Scritto Giovedì 21 Febbraio 2002, alle 13:01
«Semplificalo!», dice l’editor di Pynter.org, Bill Mitchell. L’articolo spiega come semplificare i propri testi in modo che siano più chiari ed auto-esplicativi, specialmente quando parlano di argomenti particolarmente ostici.
Scritto Martedì 19 Febbraio 2002, alle 21:09
Dando una veloce scorsa alla lista di weblog che sto seguendo di più in questo periodo è risultato abbastanza chiaro come la mia attenzione si stia lentamente spostando sull’Information Architecture, che Michele Visciola traduce con «Architettura informativa» anche se io preferisco il più letterale «Architettura dell’informazione». Comunque preferiate chiamarla, ecco a voi un’introduzione a tale argomento scritta da Laura Caprio, Information Architect e Usability Specialist di Inferentia.
Per chi fosse interessato alla lista di weblog di cui parlavo prima, eccoli qua:
Ho sicuramente dimenticato qualcuno, ne sono certo.
Scritto Martedì 19 Febbraio 2002, alle 15:03
A volte semplicemente avere un nome di dominio può essere un’operazione imbarazzante: oggi sitichefunzionano.it non funziona.
Forbidden
You don't have permission to access / on this server.
Apache/1.3.23 Server at www.sitichefunzionano.it Port 80
Cough cough.
Scritto Lunedì 18 Febbraio 2002, alle 23:11
Come si traducono le parole inglesi che stanno prepotentemente entrando nel nostro linguaggio di tutti i giorni (intendendo come «nostro» di noi webqualcosa, compreso webinteressati)? Ce lo spiega Giancarlo Livraghi in questa guida alla traduzione di alcune parole inglesi dal significato potenzialmente ambiguo. Cito la traduzione che vorrei aver fatto io:
Design
Parecchia confusione deriva dal fatto che in inglese to design non significa “disegnare” o “designare”, ma “progettare”.
Lo sapevate anche voi, vero?
Scritto Lunedì 18 Febbraio 2002, alle 23:11
Sempre da Gabriele Pallotti, ospite del seminario della Carrada e mio ex-professore di Semiotica, vi segnalo questo messaggio email che ha scritto per spiegare a chi gli mandava virus di cambiare client di posta elettronica e passare da Outlook ad Eudora. L’email, mi ha detto, era anche un esercizio di scrittura chiara e concisa quindi avete una ragione in più per leggerlo e usarlo in caso riceveste virus da qualche vostro amico/a.
Scritto Lunedì 18 Febbraio 2002, alle 17:05
Chiudo il capitolo Carrada & C. con un aneddoto: a pranzo, Sabato, si parlava di spam e Luisa mi ha confidato come ormai più dell’80% della posta elettronica che lei riceve sia spam. «Non devi mai mettere il tuo indirizzo in chiaro su una pagina Web!» le ho spiegato «altrimenti gli spambots lo inseriscono nel loro database e lo usano per mandarti schifezze non desiderate». Non ci credete? Leggetevi questo articolo su DSLreports: Spam and web-visible email addresses.
via Slashdot.
Scritto Lunedì 18 Febbraio 2002, alle 17:05
Già che ci sono, rubo un link a Luisa: dal Poynter Institute (lo stesso che pubblica le Media News di Jim Romenesko) il sito che la Carrada controlla ogni mattina oltre alla Repubblica: E-media Tidbits tra i cui autori figura anche una «Italians» come direbbe Severgnini: Carla Passino.
Scritto Lunedì 18 Febbraio 2002, alle 17:05
Seminario terminato, non ho proprio gli appunti ma dovrei ricevere le slide della presentazione, per chi fosse interessato tra voi, miei cari.
È stato un weekend rilassato: Luisa è una persona semplice e piccolina, ma aveva tante di quelle cose da dire che non è riuscita a farle stare dentro al poco tempo a sua disposizione. Fondamentalmente ha avuto modo di ripetere molti degli ottimi consigli che già trovate sul suo sito, anche perché il pubblico – a parte me e Frederic – era composto da persone con poca esperienza di Web. Il risultato comunque mi sembra sia stato raggiunto, alla fine molti dei presenti erano rimasti interessati all’argomento e hanno chiesto di parlare di weblog, così ho avuto i miei cinque minuti di gloria anche io.
Scherzi a parte, ho avuto modo di ri-ripetermi un sacco di propositi per il mio stile di scrittura online, ma soprattutto offline. Un ringraziamento speciale a Luisa Carrada per essere riuscita a farmi stare sveglio dopo pranzo (impresa più che ardua) e a Gabriele Pallotti, per avermi ceduto il suo dolce! Non appena avrò il materiale promesso non mancherò di postarlo qui.
Scritto Venerdì 15 Febbraio 2002, alle 21:09
Domani e domenica sarò a San Marino per un seminario sulla scrittura online tenuto da Luisa Carrada. Sarà certamente un’esperienza interessante e spero di riuscire a pubblicare gli appunti della conferenza qua su Blogorroico, in un modo o nell’altro.
Scritto Venerdì 15 Febbraio 2002, alle 00:12
Nuova pietra miliare nel trash televisivo: Raffaella Carrà nella prima serata di San Valentino si lancia in un medley dei successi (poco su-, molto -ccessi) degli ABBA tra una miriade di cuori rossi. E via.
Scritto Giovedì 14 Febbraio 2002, alle 23:11
D.: Come fa un geek a dichiararsi alla sua futura moglie?
R.: Glielo chiede su Slashdot!
Nota: Lo so che in meno di un giorno lo vedremo su qualunque quotidiano come il nuovo «fenomeno» di internet, resta comunque un link valido!
Scritto Giovedì 14 Febbraio 2002, alle 14:02
Risposta di Edward Tufte ad un lettore che gli chiedeva informazioni riguardo le finestre popup:
[…] Pop-up windows belong in the same category as spam and tele-marketing: instrusive, annoying, unsolicted marketeering. […]
Sembra che il nostro non le ami particolarmente eh? Non arriverei a metterle nella stessa categoria dello spam, però confesso: le odio anche io.
Scritto Mercoledì 13 Febbraio 2002, alle 22:10
Ho trovato un altro negozio di alimentari e sono tornato in possesso del mio adorato succo d’arancia. Come potete notare, ho già postato due link. Morale: se volete più Blogorroico, mandatemi del succo d’arancia!
Scritto Mercoledì 13 Febbraio 2002, alle 22:10
Mi è arrivato il catalogo House Gothic 23, della House Industries, una type foundry che ha creato la maggior parte dei font che vedete nel cinema odierno. Il loro marchio di fabbrica è uno stile un po’ retrò (il catalogo che mi è arrivato è un revival dello stile grafico anni ‘60), ma non solo, visto che nella loro produzione c’è anche materiale più sperimentale. Comunque sia, avete diritto anche voi ad un catalogo gratuito, perché non provare? (non sembro il migliore Cesare Cadeo?)
Scritto Mercoledì 13 Febbraio 2002, alle 22:10
Che fine ha fatto Dmitry Kirsanov? Era impegnato a rifare il suo sito e ad impararsi per bene l’XML. Il risultato è ottimo, anche se lo scrolling orizzontale non ha convinto nè me, nè le persone a cui l’ho mostrato fin’ora. Anyway, bravo!
Scritto Mercoledì 13 Febbraio 2002, alle 14:02
D’oh! Il negozio di alimentari ha finito il succo all’arancia. Sono un uomo morto (e gli aggiornamenti riprenderanno più tardi del previsto).
Scritto Martedì 12 Febbraio 2002, alle 15:03
Mentre mi stra-bombo di succo all’arancia, non posso fare a meno di notare un errore su un banner di OSDN: se vogliono veramente raggiungere il pubblico italiano bisogna che si procurino un traduttore un po’ più evoluto. Introducing non si traduce con «introduce» in italiano, ma con «presenta». No?
Scritto Lunedì 11 Febbraio 2002, alle 15:03
Scusate la mancanza di aggiornamenti, sono a letto con la febbre a 39.5. Blogorroico dovrebbe riprendere le trasmissioni verso metà/fine settimana stando a quando dice il dottore.
Scritto Venerdì 08 Febbraio 2002, alle 20:08
Nel portfolio di Susan Kare cè un sacco di materiale che avete sicuramente avuto sotto gli occhi tutti quanti per anni senza sapere che fosse suo. Ho ritrovato alcune vecchie icone di Windows 3.0 – notare gli elementi grafici che non sono arrivati a noi come i bordi delle finestre, i pulsanti «riduci a icona» e «massimizza» il mitico MacPaint più tutta una serie di altre icone più o meno note (ricaricate la pagina per vederne altre).
Tra i suoi lavori recenti anche alcuni interessanti font bitmap dalle piccole o piccolissime dimensioni. Insomma, un «signor portfolio», come si dice qua dalle mie parti.
via Textism.
Scritto Venerdì 08 Febbraio 2002, alle 18:06
Prima o poi doveva succedere: sono stato segato ad un esame, per la prima volta. Tra l’altro è avvenuto nel modo più beffardo, con un 17. Sopravviverò alla grande comunque.
Scritto Venerdì 08 Febbraio 2002, alle 00:12
Due nuovi testimonial hanno firmato la liberatoria preparata dalla mia squadra di avvocati e ora posso utilizzare la loro immagine in pubblico per sempre, prendendo anche dei soldi ogni volta che qualcuno che è stato su Blogorroico fa un singolo respiro: John Wayne e Marylin Monroe sono dei nostri!
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 19:07
Non trovate anche voi che questa copertina di Life sia incantevole? Bell’idea, bell’esecuzione, bel contenuto! Che bello! Questa e le vecchie copertine di Life le trovate nell’archivio dell’omonima rivista, che ha scansionato e messo online un sacco di stupendo materiale.
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 14:02
Eudora fa la gelosa, crede che io stia usando di più le altre applicazioni e mi fa delle scenate mai sentite. Ok, ok, se ti faccio due carezze e ti dò un bacino passa tutto quanto?
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 13:01
Sulla rubrica dot-font di CreativePro ci sono due interessanti articoli sulla tipografia.
Il primo si intitola Type that’s Tight but not Touching ed è sostanzialmente un tutorial sul kerning – in italiano «crenatura». Partendo dall’analisi delle tendenze tipografiche degli anni ‘70, John D. Berry spiega come troppo spazio tra le lettere o – al contrario – troppo poco possano rovinare la leggibilità e l’estetica delle parole.
L’altro articolo si intitola Profile of a Modern Sans Serif ed è una recensione del nuovo font FF Profile di Martin Wenzel, in cui viene ripercorsa velocemente la storia dei caratteri senza grazie, alla luce di una nuova interpretazione data da Wenzel. Particolarmente interessante è la «ricetta» dell’autore su come progettare un buon font senza grazie:
Take the forms of classical typefaces based on writing with a broad nibbed pen (for example, a Garamond). Then, carefully reduce the contrast within the character shapes (the thicks and the thins) to a minimum. To finish, reduce the serifs so that only a little detail will remind us that they were once there. Serve unscaled and with enough leading.
Sembra facile no? Quasi quasi mi cimento anche io!
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 12:12
La lista di type designer italiani si allarga: sempre su suggerimento di Fabrizio ho recuperato i nomi di Mauro Carichini e Vincenzo Crisafulli, «genitori» rispettivamente dei font Baby Mine e Crisafulli. In rete sono praticamente inesistenti: tramite Google sono riuscito a reperire qualche informazione su Carichini che sembra abbia collaborato con Abitare, una rivista di arredamento piuttosto nota, per il resto è nulla.
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 11:11
Cosa significano i colori nelle diverse culture del mondo? Una tabella riassume le principali connotazioni associate agli stimoli cromatici e così ci ricordiamo ancora una volta che il colore è importante e non va lasciato al caso.
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 11:11
L’altro giorno parlavo di Flash 99% Good, un sito dedicato all’usabilità dei siti realizzati in Flash; oggi ho trovato questo Flash508, dedicato invece alla sua accessibilità. Il sito ha dei fastidiosissimi voiceover (pulsanti che riproducono una descrizione audio quando ci si passa sopra col mouse) che a volte si sovrappongono risultando inutili. Per il resto propone varie risorse e metodi per sfruttare la vettorialià di Flash anche se ingrandire le dimensioni di un movie per «zoomare» non mi sembra la soluzione migliore, soprattutto per come è implementato tale ingrandimento. Rivedibile.
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 00:12
Un ultimo meta
post poi ritorniamo alla programmazione regolare di Blogorroico. Il nuovo layout è stato testato su Internet Explorer 5 e 6, Mozilla 0.9.7 e Opera 6. Su Netscape 4.5 il testo è leggibile, rimane la divisione in colonne (visto che sono <table>
) ma spariscono tutti i fogli di stile, come previsto; su Lynx è tutto regolare, il testo si presenta correttamente diviso in post e giorni. Purtroppo non ho avuto ancora la possibilità di testarlo su Mac e Linux, quindi se foste su una di queste due piattaforme mi fareste un grosso piacere se ci deste un’occhiata.
Per una volta sono abbastanza confident: tutto il codice è XHTML/CSS e questo dovrebbe garantirmi il «culo parato». Forse gli standards funzionano davvero, hehe.
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 00:12
Un ringraziamento particolare ai testimonial che – in cambio di una fetta di Parmigiano Reggiano – hanno acconsentito a che io pubblicassi le loro facce.
Scritto Giovedì 07 Febbraio 2002, alle 00:12
Et voilà, un nuovo layout! Mi stavo stancando di quello vecchio, «transitorio» ormai da mesi e ho dedicato gli ultimi due giorni (che ovviamente avrei dovuto dedicare ad altro) al mio caro Emorroico. Il risultato è sotto i vostri occhi: che dite, lo teniamo?
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 23:11
Forse un editor WYSIWYG realizzato dentro una <textarea>
che non fa vomitare: eWebEditPro (va anche in Netscape, dalla versione 4.7x in su).
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 22:10
Meglio scrivere da capo un’applicazione oppure sistemare il codice puzzolente che c’è già? Secondo Joel Spolsky la seconda strada è la migliore e permette di risparmiare un sacco di tempo rispetto ad una completa riscrittura del codice. Nella mia breve esperienza di programmatore mi sento di dire questo: dipende da che basi si parte. La maggior parte del software che ho scritto negli ultimi due anni può tranquillamente essere etichettato 100% pure shit e buttato via: ci sono casi in cui una riscrittura è fondamentale, anche perché tutto il bel discorso di Joel si basa sul fatto che non ci fosse bisogno di nessuna nuova feature per il suo prodotto, mentre sappiamo tutti benissimo che non è sempre così.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 20:08
Tornando sul discorso Flash Player 6, per la serie «I dettagli sono importanti».
via Federico.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 20:08
Riguardo la lista di type designer italiani, Fabrizio segnala anche Bob Noorda che sebbene sia di origine olandese ha lavorato tantissimo nel nostro paese (il suo lavoro è stato al servizio della metropolitana di Milano, la Rinascente, il gruppo Eni/Agip e il gruppo Pirelli). Su di lui ci sono poche informazioni in rete, però sono riuscito a trovare questa trascrizione di un’intervista su Lezioni di Design, una trasmissione di Rai Educational (mai sentita nominare, purtroppo: cercherò di recuperare le puntate perdute). Il nostro Bob sembra avere qualche problema con l’italiano oppure è stato tradotto con Babelfish?
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 18:06
Alcuni screenshot dalla nuova finestra di dialogo Impostazioni
del Flash Player 6 (beta). Come potete vedere ci sono molte nuove funzionalità, dedicate al caching locale dei file e all’utilizzo di hardware multimediale del PC (webcam e microfono). Sembra che Flash 6 sia tutto dedicato ad una maggiore interazione da parte degli utenti, a questo punto.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 17:05
Quando presentiamo i risultati di una ricerca è meglio farlo dividendoli in pagine o lasciandoli in un’unica, lunga pagina? Da uno studio fatto di recente sembra che la seconda soluzione sia la migliore. Concordo su tutto, compreso il senso di non professionalità di una pagina contenente centinaia di risultati: anche voi avete avuto la stessa impressione?
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 16:04
Dicono che sia la migliore foto di tutti i tempi ed effettivamente non posso dargli torto (sarebbe «dar loro torto», ma in stile colloquiale credo posso andare anche «dargli»): David Hasseloff nei panni di Michael Knight, Gary Coleman nei panni di Arnold e Kit, di dietro. Sgurz a non finire.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 16:04
Ho scoperto un altro type designer italiano: si chiama Emo Risaliti e ha disegnato il carattere Kniff per il Font Bureau di Roger Black. Questo porta la mia lista di type designer italiani a 4 persone:
Mi sono dimenticato di qualcuno?
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 16:04
Cari designer, se ricordate nell’ottobre del 2000 Jakob Nielsen uscì con un pezzo intitolato Flash: 99% Bad nel quale giudicava pessima l’usabilità di Flash e in pratica lo metteva al bando generando un vespaio di polemiche nella massa dei seguaci di Yugo Nakamura. Oggi ho trovato in rete un sito (che preannuncia anche un libro sull’argomento) chiamato Flash: 99% Good ed è dedicato all’evangelizzazione sull’usabilità per i siti costruiti con tale tecnologia di Macromedia.
Anche se non è possibile raggiungere una usabilità identica a quella delle semplici pagine HTML, almeno fino a quando i contenuti Flash continueranno ad essere visualizzati tramite i browser Web, i tentativi in questa direzione non mancano: da segnalare il geniale trick di Rober Penner per simulare il pulsante «back» del browser. Certo, ci sono degli irrisolti problemi di compatibilità con Netscape ma questo è un primo interessante passo; piuttosto mi interesserebbe sapere se nella versione 6 di Flash e del relativo player sarà possibile «captare» il click col pulsante destro del mouse. Questo potrebbe aprire interessanti nuove strade per l’usabilità di Flash.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 15:03
Vi siete sempre chiesti qual era il font usato dalla Macromedia nella sua immagine coordinata? Si chiama Vonnes e no, non potete averne una copia.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 01:01
Evolt: P3P - Making Your Site Compliant.
Scritto Lunedì 04 Febbraio 2002, alle 01:01
Altro giro altro regalo: vado per la seconda volta a vedere il Signore degli Anelli in allegra compagnia; ad un certo punto, mio padre vede Boromir ed esclama a voce decisamente alta «Bogumil!». Risate generali.
BTW, se steste cercando un nome per il vostro nuovo blog ho un suggerimento per voi: Blogumil, il blog che fa dimagrire!
Scritto Sabato 02 Febbraio 2002, alle 15:03
Mi chiedevo dove fossero finite le pagine riguardanti gli standard per i file robots.txt
. Webcrawler ha archiviato il materiale a questo indirizzo: http://www.robotstxt.org/wc/robots.html.
Scritto Venerdì 01 Febbraio 2002, alle 14:02
Un sito in cui i colori significano qualcosa. Si chiama Fury ed è il weblog personale di Kevin Fox. C’è un elemento interessante nella progettazione di questo sito, collocato nella parte alta della prima pagina: è una rappresentazione orizzontale del content verticale della home page. Il colore e la lunghezza dei link ne indica la «vecchiaia» e lunghezza in termini di parole, mentre il colore del pallino a fianco indica il numero di commenti. Smart!