Archivio di Luglio 2004
Scritto Sabato 31 Luglio 2004, alle 23:11
Dalla Ruby user guide una bella metafora che compara gli oggetti (nella programmazione ad oggetti) a macchine:
What object-oriented programming does is to let us delegate most of
the mundane and repetitive logical work to the data itself;
it changes our concept of data from passive to
active. Put another way,
- We stop treating each piece of data as a box with an open lid
that lets us reach in and throw things around.
- We start treating each piece of data as a working machine with a
closed lid and a few well-marked switches and dials.
What is described above as a “machine” may be very simple or
complex on the inside; we can’t tell from the outside, and we don’t
allow ourselves to open the machine up (except when we are absolutely
sure something is wrong with its design), so we are required to do
things like flip the switches and read the dials to interact with the
data. Once the machine is built, we don’t want to have to
think about how it operates.
Io la trovo piuttosto efficace.
Scritto Giovedì 29 Luglio 2004, alle 23:11
Grande notizia, la aspettavo con ansia: non dovrò più fare il servizio di leva. Se siete coperti da rinvio per il 2004 siete fuori anche voi! Festeggiamo!
Scritto Giovedì 29 Luglio 2004, alle 23:11
Era un po’ che non lo facevo e sono felice di riprendere una mia piccola tradizione; alla conclusione di un nuovo lavoro (ve ne parlerò più avanti) ho sempre comprato dei libri. Sono arrivati stamattina:
- The Real Frank Zappa Book: assoluto, l’ho ricevuto stamattina verso le 11 e l’ho divorato, finendolo un’oretta fa. Si tratta della autobiografia di Frank Zappa, una mia recente ossessione;
- XSLT 2.0 Web Development: è il nuovo libro di Dmitry Kirsanov. Se questo nome vi suona familiare probabilmente è perché io e Frederic l’abbiamo intervistato su netart circa cinque anni fa. È il libro giusto nel momento giusto per me, dato che promette di salvarmi da quella sensazione di casino che mi lascio sempre dietro alla fine di un progetto di web development.
Il primo è caldamente consigliato, specialmente per la sensazione di assoluta libertà creativa che ti lascia. Sul secondo per ora mi astengo dal giudicare: da una veloce sfogliata e dai capitoli che avevo letto sul sito del libro ho già cominciato a farmi un’opinione ma non è ancora abbastanza matura.
Scritto Lunedì 19 Luglio 2004, alle 17:05
Qualche giorno fa mi hanno scritto i tipi del 1000 journals project, che se non ricordate erano quei famosi diari di cui parlavo due o tre anni fa. Stanno per girare un film sul progetto e mi hanno chiesto una biografia. Ho pensato fosse divertente, così ve la ripropongo qui:
I am a talkative procrastinator with way too many interests. I’m an active web designer and programmer, an educated music listener, a not-so-educated music performer, a wannabe composer and a perfectionist designer. I love typography and cinema and I would describe my attitute to doing things as completionist. I like reading and publishing on the Web and I am usually the one “in the know” within my small circle of friends regarding technology. I am a lazy xenophile and a poor audiophile, a pale swimmer and a bad trimmer. I like food but I can’t cook, I like cars but I can’t drive, I like drawings but I can’t draw. I should shave more often, swear less often, deliver more often, promise less often. I’m about to start producing balsamic vinegar, stop being a university student, start broadcasting an internet radio station, stop living with my family. I like chilly, rainy days spent at home sleeping or in a half-awaken state. Apparently, I also like to write self-indulgent mini-biographies.
Ho i miei dubbi su quell’half-awaken state, ma per il resto mi sembra decente. Che dite?
Scritto Lunedì 19 Luglio 2004, alle 12:12
Un po’ di background prima: più o meno in aprile di quest’anno (2004), mentre stavo buttando via tutta la mia solita libreria musicale perché ormai mi aveva annoiato, ho cominciato ad ascoltare la musica di Frank Zappa tramite un amico che mi ha fatto sentire alcuni pezzi di Roxy & Elsewhere. Folgorato, ho scoperto che un altro mio amico aveva una trentina di dischi di Zappa e me li sono fatti dare tutti. E così, in due mesi avevo già frustato una buona parte di tutta la produzione del maestro di Baltimora.
Un giorno, girando per una serie di siti “zappiani” sono finito sul sito degli Ossi Duri, un gruppo di ragazzi torinesi che mentre scrivo avranno più o meno 18 anni, e che suonano la musica di Zappa dal 1993. “Wow”, mi sono detto. Poi ho letto del concerto con Ike Willis (storica voce di non so quanti dischi e concerti di Zappa) e gli Elio e le Storie Tese a Vinadio il 16 Luglio e non potevo mancare. Leggi il resoconto del concerto →
Scritto Mercoledì 14 Luglio 2004, alle 15:03
Era il 14 luglio di quattro anni fa e io scrivevo quanto segue:
Ciao a tutti, questo è un blog, forse adirittura il primo blog italiano. Forse, non ne sono sicuro :)
Fatto sta che comunque adesso sono qua ad inaugurarlo, grazie al Comune di Modena che mi offre lo spazio e grazie a blogger™ che mi permette di pubblicare il mio content senza dover avere niente, tranne un browser.
“Pubblicare il mio content”? Per fortuna che in quattro anni le cose sono cambiate. Buon compleanno, Emorroico!
Scritto Lunedì 12 Luglio 2004, alle 06:06
Sarò anche uno switcher convinto e la Apple avrà anche dello stile, ma certe cose non si fanno. Apple, start behaving and get a damn new PowerBook to Matt Webb, already!
Scritto Lunedì 12 Luglio 2004, alle 01:01
Stavo facendo un giro sul sito del comune di Torino, e ho trovato in home page il link alla versione RSS delle news. Tutto bene, se non fosse per questo:
Per richiedere l’abilitazione all’accesso, e poter prelevare i titoli delle ultime dieci notizie, disponibili nel formato standard RSS 0.91 (vedi file di esempio), è sufficiente compilare il modulo sottostante. La redazione web vi ricontatterà per le istruzioni operative.
In pratica non solo il comune di Torino ha una visione ristretta dell’RSS (come? Non posso iscrivermi col mio aggregatore? Come? Versione 0.91? Scommetto quello che volete che ci sono solo i titoli delle notizie e niente abstract né testo completo), ma prevede anche una sorta di incomprensibile protezionismo verso alcuni noiosi comunicati stampa. Bisogna contattare la redazione web, dite voi? Bah. Esempio contrario, ancora una volta, il solito comune di Carpi.
Scritto Mercoledì 07 Luglio 2004, alle 14:02
Un’altra immagine di qualità dalla redazione de La Repubblica. San B. con l’aureola europea.
Scritto Sabato 03 Luglio 2004, alle 15:03
Ho dato via gli ultimi tre inviti per Gmail. Dei quattro partecipanti al favoloso contest (sapete chi siete):
- uno mi ha mandato una foto di un cane in mezzo alla neve
- uno mi ha mandato una foto di se stesso che finge di arrampicarsi su un albero
- uno mi ha mandato una foto di se stesso con sua madre, fatta col flash da qualche parte di notte; occhi rossi à go-go
- uno mi ha mandato un link ad una galleria di foto fatte al Webb.it qualche anno fa
Lezione di vita: imitare i contest degli altri è sempre una cattiva idea :-)
Scritto Venerdì 02 Luglio 2004, alle 03:03
Ok, questo è un cheap shot ma lo trovo abbastanza simpatico: oggi, due luglio 2004, alle 3:23 (lasciamo perdere) apro Safari, mi sposto sulla barra dell’indirizzo con Command + L e digito www.webusabile.it
. Trovo la segnalazione dell’“articolo del mese” (scorso) di Giugno 2004 e clicco sul titolo dell’articolo. Risultato.
Ora, non voglio che sembri che ce l’ho con Michele Visciola, ma per non essersi accorto per un mese intero che il suo “articolo del mese” era irraggiungibile mi sembra un po’ esagerato. E siccome so che noi italiani siamo permalosi e che nessuno è perfetto, vi confesso uno dei tanti segreti sul codice di Emorroico: da qualche anno ormai uso deliberatamente del codice HTML sbagliato nei miei post. Cose tipo <br />
per fare le indentazioni ai paragrafi, che non sono nemmeno marcati come <p>
, oppure degli <em>
al posto dei più adeguati <cite>
per le citazioni e le parole straniere. Lo faccio perché so che un giorno sistemerò tutto, e quel giorno vorrò farlo in modo automatico.
E se state ancora pensando che non sia così grave come avere un 404 verso il proprio articolo più importante, ripensateci. Per me è quasi peggio! Webinusabili, ecco cosa siamo.
Scritto Venerdì 02 Luglio 2004, alle 02:02
Proprio mentre proclamavo che dopo di lui nessuno era stato così grande nel mondo del web design, ho scoperto il nuovo blog di David Siegel. C’è anche una spectacularly bad-designed “About Me” page. Lui rimane il più grande, ma io sono perplesso.