Blogorroico, elucubrazioni quotidiane

Archivio di Dicembre 2002

Novembre 2002 · Gennaio 2003

Mi dissocio, ancora

Scritto Martedì 31 Dicembre 2002, alle 14:02

particolare di una finestra di windows Proprio mentre mi dissociavo qualche minuto fa, ho ricevuto questa nuova forma di spam: ti si apre una finestra nativa del sistema operativo con un bel messaggino (nel mio caso, in tedesco). Funziona tramite il servizio di messaging di Windows (io ho Win2000, ma immagino esista anche su XP) e probabilmente può essere bloccato da un piccolo firewall come Zone Alarm. Bene, mi dissocio anche da questo e adesso potete farlo anche voi: Massimo Moruzzi ha creato un’area di discussione per i dissociati, dite la vostra!

Aggiornamento: Federico Marzocchi scrive:

Non ti serve un firewall [per bloccare il Messenger di Win2000, NDR]. Arresta il servizio «Messenger» da Pannello di Controllo > Strumenti di Amministrazione > Servizi

Il che però non risolve il problema: perché la gente ogni tanto fa delle cose stupide?

Mi dissocio

Scritto Martedì 31 Dicembre 2002, alle 13:01

un banner di meetic.it Visto il bene che voglio a Massimo Moruzzi e gli auguri che gli faccio per il suo nuovo lavoro in Meetic, non posso non fargli notare il cattivo gusto dei banner della ditta per cui lavora. Niente di che, questa volta non me la prendo con tette e culi fuori luogo, ma con la simulata interfaccia di Windows: come dire, i banner non funzionano per cui l’unico modo per raggiungere quell’1% di click-through è far pensare all’utente – pollo – che si tratti di una finestra del suo sistema operativo. A parte il fatto che far assomigliare un banner ad una finestra nativa del sistema operativo (quale poi? Windows? MacOS? che versione?) è praticamente impossibile, tutti i presupposti di un banner del genere sono quanto meno deprimenti.

Massimo, non ce l’ho con te, anche perché sono in una situazione più o meno simile: la ditta per cui lavoro in Inghilterra vende come suo prodotto di punta delle campagne di email interattive in HTML e Flash, cosa che fa accapponare la pelle molto di più del vostro semplice bannerino. E se da una parte possiamo fare ben poco per convincere i nostri «capi» del perché sia sbagliato usare questi strumenti, possiamo però dissociarci da queste cose. Io lo faccio qui, ora: mi dissocio.

Aggiornamento. Anche Massimo si dissocia:

Caro Antonio, sono d’accordissimo con te. Di più: sono anche brutti, danno una cattiva immagine del servizio che offriamo e, quasi non bastasse, in Italia non ottengono neanche la metà dell’1% di click perché il mercato è letteralmente sommerso di banner di questo tipo. ciao, Massimo

Cosa aspettate? Dissociatevi anche voi!

Freddo Polare

Scritto Martedì 31 Dicembre 2002, alle 01:01

Polare, il portale numero enne del web in italiano, sta allestendo questa sezione di news sullo stile dell’americano News is Free (di cui potete scaricare il codice). Come funziona l’aggregatore di news di Polare? Succhia il vostro blog tramite la sua versione RSS, crea una copia cache di tale file e la ripresenta in una nuova pagina, pronto per essere «aggregato» in mezzo ad altre notizie ed eventualmente citato nel vostro blog se avete un sistema che supporta la Blogger API.

Francamente credo poco in un servizio del genere, probabilmente perché ho sempre creduto poco negli aggregatori di news in generale. L’idea sembra sfiziosa – tutte le news che mi interessano a portata di mano – ma l’implementazione non è mai stata «a livello»: o l’applicazione era lenta, oppure non era possibile suddividere in categorie i singoli feed di news, o ancora l’applicazione era troppo scheletrica, fatto sta che alla fine della storia mi ritrovavo sempre con una paginona lunghissima piena di testo apparentemente tutto uguale, ossia un incubo. Che poi il file RSS sia messo in cache non fa che ricordarci che una volta pubblicato qualcosa sul web è abbastanza inutile farsi prendere dal panico e gridare al plagio («come? il mio blog copiato?!?»). Piuttosto, come scriveva Paolo qualche giorno fa, ci servirebbe un avvocato che traducesse nel sistema legislativo italiano le licenze di Creative Commons così saremmo tutti un po’ più tranquilli.

Home sweet home

Scritto Venerdì 27 Dicembre 2002, alle 13:01

Vivo, vegeto e su suolo italico, spero che abbiate passato un ottimo Natale e vi auguro un buon capodanno. Vi lascio con una piccola filastrocca natalizia in dialetto modenese, presa dal libro Tanti auguri alla maniera di una volta di Giovanni Santunione (e leggermente riadattata da me):

Cus’ela c’la lus in mez a la paia
che la vesta l’am s’embarbaia?
El un brilant, el un rubèin?
Mo no, l’è al noster Gesò Bambèin.

Divertitevi e fate a modo.

My first wireless network

Scritto Mercoledì 18 Dicembre 2002, alle 02:02

Vi avevo promesso dei dettagli su come ho messo in piedi la mia prima rete wireless, eccoli. Ho comprato uno switch/router wireless della Linksys (il BEFW11S4) e una scheda PCMCIA per laptop (sempre Linksys, la WPC11); ho inserito la scheda wireless nel portatile e collegato lo switch/router al cable modem; ho registrato il MAC address dello switch nel self-care di Blueyonder e ho acceso il tutto. Tempo richiesto dall’installazione: circa un quarto d’ora, ma solo perché il sito del self-care non funzionava. Spesa: 150 sterline. Ah, e ora il pub di fianco casa (The Hare on The Hill) dovrebbe essere almeno parzialmente coperto dalla mia rete: birra e banda larga (gratis, tra l’altro), cosa volete di più?

Charles, puoi frenare per favore?

Scritto Mercoledì 18 Dicembre 2002, alle 01:01

Qualche giorno fa stavo cercando un modo per simulare una larghezza di banda ristretta anche su una connessione a banda larga (fondamentale se si sta lavorando su una qualunque cosa che in un qualunque momento deve finire sul web); dopo il solito giro su Freshmeat ho trovato questo programma stupendo. Si chiama Charles e permette di monitorare tutto il traffico HTTP dalla vostra macchina ad un qualunque server web, oltre ovviamente a simulare le diverse ampiezze di banda. Tra l’altro permette anche di monitorare tutte le richieste fatte dai vostri movie Flash, semplificando alla grande il debug. Caldamente consigliato.

L’accessibilità è uguale per tutti

Scritto Mercoledì 18 Dicembre 2002, alle 00:12

Lo dice Punto Informatico, lo ricorda anche Maurizio Boscarol: c’è un nuovo progetto di legge che stabilisce il diritto di accesso alle risorse informatiche della pubblica amministrazione ed ai servizi di pubblica utilità (definiti all’articolo 3 del testo della proposta). In generale mi sembra una buona idea anche se ci sono due punti che mi lasciano un po’ perplesso. Il primo è nell’articolo 1, comma 2 (enfasi mia):

È tutelato e garantito, altresì, il diritto di accesso con qualsiasi tipo di tecnologia ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione ed ai servizi di pubblica utilità […]

Esattamente, come si fa a garantire l’accesso ad un sito con «qualsiasi» tipo di tecnologia? La legge garantisce anche l’accesso al mio tostapane? Forse è il caso di specificare un po’ il concetto di tecnologia. L’altra cosa che mi lascia un po’ perplesso è questa richiesta alla fine dell’articolo 3, comma 2:

I contenuti e le presentazioni devono, altresì, essere sempre indipendenti l’uno dall’altra.

Forse va rivista la traduzione dell’inglese content and presentation, che qui è reso con «contenuti e le presentazioni». Nell’uso tecnico attuale, le «presentazioni» sono delle cose fatte con PowerPoint, forse si sta cercando qualcosa tipo «struttura e presentazione» o forse «contenuto e forma». E anche una volta trovato il termine adatto, esattamente come si fa a separarle, «sempre»? «Con i fogli di stile, l’uso corretto dell’(X)HTML», direte voi. Ok, ma avete mai provato a farlo? Non ci sono riusciti i promotori di IWA Italia né i paladini dell’accessibilità nel nostro paese, su Webaccessibile, e ci dovrebbe riuscire la pubblica amministrazione? Boh.

Viva Cavour!

Scritto Lunedì 16 Dicembre 2002, alle 12:12

Non posso credere che in Italia sia ancora in uso una parola come «rimarchevole», nonostante il dizionario Garzanti la consideri ancora un membro della nostra lingua, in un qualche modo. Comunque sia, usare la parola «rimarchevole» e riuscire allo stesso tempo a fare una rima nel giro delle prime sette parole di un saggio è cosa degna dei migliori poeti ermetici; ecco a voi la perla, presa dall’articolo del mese di Michele Visciola:

Tra le numerose e rimarchevoli trasformazioni durevoli che Internet ha generato […]

Maestra, dove hai messo la matita rossa per favore?

E wi-fi fu

Scritto Sabato 14 Dicembre 2002, alle 10:10

Sà sà, 1-2-3 prova. C’è un nuovo nodo wireless a Bristol, ed è casa mia! I dettagli tra un po’.

Ogni mattina

Scritto Giovedì 12 Dicembre 2002, alle 12:12

The train now approaching at platform – thirteen – is the – delayed – nine – ten – First Great Western for – London Paddington, calling at – Bath Spa – Chippenham – Swindon – Reading – and – London Paddington.

Oh, cielo!

Scritto Martedì 10 Dicembre 2002, alle 14:02

Ci sta provando con tutte le sue forze: sembra che voglia mettersi a nevicare.

Blox

Scritto Martedì 10 Dicembre 2002, alle 01:01

E via: ora abbiamo anche blox.it. Suggerimento per chi volesse aggregarsi al bandwagon, che di questi tempi va di moda: fiondatevi a registrare bloj.it!

Virgolismo, anche qui

Scritto Martedì 10 Dicembre 2002, alle 01:01

Si fa, un gran parlare di, questa cosa chiamata virgolismo. Io, che di virgole ne ho messe giù, un bel po’, vorrei aderire alla campagna, ben sapendo che anche quando, non faccio il deficente, come adesso, la quantità e qualità delle mie, virgole, è sotto le scarpe.

Senza titolo #1232

Scritto Lunedì 09 Dicembre 2002, alle 23:11

Dalla sezione blogs of note di Blogger il link al blog personale di Dorian Tireli, art director.

Su un versante completamente diverso ma foneticamente vicino, una cosa che forse non sapete (e dubito lo sappia l’appena citato Dorian) è che in dialetto sassolese se ti qualcuno ti chiama tirèla ti sta dando dell’ubriacone. L’etimologia del termine mi è sconosciuta, purtroppo.

Chi sono?

Scritto Lunedì 09 Dicembre 2002, alle 23:11

Secondo Luca Sofri sono «un vero Savonarola della centratura del testo», anche se spero mi sia risparmiato il rogo!

Non si parla con chi si chiama Sharona

Scritto Domenica 08 Dicembre 2002, alle 16:04

Mentre mia madre partoriva il sottoscritto, negli Stati Uniti la numero uno delle classifiche era My Sharona degli Knack, mentre qui in Inghilterra era We don’t talk anymore di Cliff Richard. Come lo so? Tramite questo sito segnalato da Jon Udell.

Emorroico e le piccole modifiche

Scritto Mercoledì 04 Dicembre 2002, alle 12:12

Non si dovrebbero mai scrivere post troppo contestualizzati su un blog, tipo «ho cambiato il layout», almeno se si utilizza un sistema come quello del sottoscritto che tiene i contenuti in un database da una parte e il layout da un’altra. Cosa succede quando qualcuno legge gli archivi e si ritrova una frase del genere? Legge dei post inutili, scritti in un contesto che non c’è più, almeno per le tecnologie che usiamo ora. Tutto questo per dire che in fondo alla home page di Emorroico, per qualche mese del 2002 c’è stata una piccola lista di link chiamata referrer, che indicava da dove venivano i visitatori di queste pagine. Ora, oggi, non c’è più, perché non ero soddisfatto dal suo funzionamento. Cari posteri, vi voglio più bene di quanto voi non immaginiate!

La tassonomia nel porcile

Scritto Mercoledì 04 Dicembre 2002, alle 12:12

Ormai è definitivo: i blog sono diventati talmente popolari che anche in Italia li hanno cani e porci (e vi risparmio gli esempi di cani…). Non solo, ma ho anche scoperto che uno dei gestori del porciletto, Marco Molinari, è il mantainer del taxonomy system di Drupal, quindi riformulo: i blog sono diventati talmente popolari che anche in Italia cani e porci si sbattono per renderli migliori. E mi sembra un’ottima notizia.

Sfogliando Wittgenstein

Scritto Mercoledì 04 Dicembre 2002, alle 11:11

In ottobre Luca Sofri ha deciso di ripubblicare il suo blog anche sul quotidiano per cui lavora, Il Foglio. Bene, bravo, bis. Il 17 ottobre gli scrivevo mandandogli uno screenshot del blog del Foglio in IE6, segnalandogli che il testo centrato faceva accapponare la pelle (ed era ovviamente non voluto). A 51 giorni dalla mia mail, non risposta, il problema è ancora lì in prima vista. Bene, bravo, bis.

Tre rimbalzi e una sega

Scritto Martedì 03 Dicembre 2002, alle 12:12

Dal rinnovato Brodo Primordiale rimbalzo sul blog di Luca di Ciaccio (ludik) e ripropongo questo titolo geniale, preso a sua volta dal Corriere della Sera:

FALEGNAME IMPAZZITO, TIRA UNA SEGA AD UN PASSANTE

Altro che «amenità» da blog!

Punto-informatico, Lynx e i disabili

Scritto Martedì 03 Dicembre 2002, alle 09:09

Ho scritto un’altra piccola nota sul nuovo layout di Punto Informatico, questa volta usando il loro sistema di commenti come mi è stato suggerito. Aggiungere degli alt="" non mi sembra una richiesta eccessiva, specialmente visto come si presenta il sito in Lynx. Aggiornamento: non so se segnalarlo come bug o meno, ma sembra che il mio commento sia stato cancellato o sia andato perso. In ogni caso, segnalavo come tutti gli [INLINE] che ci sono in Lynx non siano altro che immagini senza alt="…" e come sistemare questo problema potrebbe rendere il sito decisamente più accessibile; facevo anche riferimento ad un eventuale link per saltare la navigazione nei browser testuali.

Emorroico notables, l’odissea continua

Scritto Lunedì 02 Dicembre 2002, alle 00:12

Nonostante i lamenti su Explorer 5 e gli eroici tentativi di Cesare Lamanna, che ha preso il mio layout e ne ha fatta non una ma tre versioni alternative (glazie!), il povero Emorroico sembra abbia una relazione troppo stretta con le <table>. Io continuerò e a infliggervi gli aggiornamenti sui miei tentativi, che tra l’altro credo siano la notizia più noiosa dell’intero web al momento.

Correzione

Scritto Lunedì 02 Dicembre 2002, alle 00:12

In un momento di estrema frustrazione ho scritto che Explorer 5 per Macintosh era «spazzatura». Dopo essere stato giustamente bacchettato su it.comp.macintosh, cerco di redimermi con questo link ad una specie di classifica dei browser che supportano meglio le specifiche del W3C sui CSS dove Explorer 5 per Mac se la cava bene nonostante la sua «età», alla quinta piazza. D’altra parte segnalo anche i suoi bug, utili per chi voglia risolvere i suoi problemi di compatibilità con questo browser. Se poi avete problemi anche con altri browser, date una letta a questo articolo di Eric Meyer su come sfruttare i loro bug per nascondergli varie parti dei vostri fogli di stile.

Another one bites the dust

Scritto Domenica 01 Dicembre 2002, alle 23:11

E così anche Punto Informatico decide che è arrivato il momento di mettere mano al proprio layout. Mi piacerebbe usare i blog, anzi questo blog per cominciare un po’ di dibattito pubblico a riguardo, specialmente perché questo redesign mi sembra un passo indietro. Ora elencherò le mie ragioni e sarò più che felice di pubblicare quelle di Punto Informatico, se la sua redazione vorrà rispondermi.

  1. Il vecchio layout (che trovate archiviato qui) mostrava il segno degli anni ma certamente era riconoscibile. La prima ragione per cui questo nuovo layout mi sembra un passo indietro è che assomiglia ai duecentomila portali che hanno reso la rete italiana quel casino che è ora. Senza contare che molti sono anche falliti.
  2. Mentre prima la pagina si adattava alle dimensioni del browser ora è fissa ad una larghezza di 773 pixel, per stare nella finestra del browser massimizzata ad 800x600. Sopravviveremo tutti, ma è una scelta per semplificare la vita alla redazione, non agli utenti del sito.
  3. Il piccolo box in alto a sinistra ha il testo giustificato. Cosa c’è di male? Questi spazi tra le parole.
  4. Un’altra cosa che deriva dal punto 2, è che ora è stato sacrificato un sacco di spazio bianco, che come voi ben sapete miei cari lettori, è vitale per dare un po’ di respiro al testo. Si vede bene anche nell’illustrazione che vi ho appena mostrato: nel vecchio Punto Informatico per fortuna, c’era una grande abbondanza di spazio bianco, forse non l’avevate notato. (Nota, per «spazio bianco» non intendo necessariamente lo spazio di quel colore, ma lo spazio che serve a separare le colonne di testo).
  5. La navigazione a «briciole», a causa del limitato spazio del nuovo layout, a volte deve ricorrere ad espedienti tipo questo, ossia di mettere dei punti di sospensione al posto del secondo livello di navigazione quando la barra è troppo lunga. Forse sarebbe meglio abbreviare tutti i livelli di navigazione?
  6. Nel vecchio layout c’erano tre storie in evidenza, con titolo, descrizione e una piccola illustrazione. Per come usavo io Punto Informatico, questo significava «eccoti le storie più importanti: se hai poco tempo leggi almeno queste, altrimenti ecco anche tutte le altre». Ora ce n’è una sola in evidenza, facendo risultare tutte le altre identiche. Forse l’idea è la stessa utilizzata su news.com (dove ora ci sono due storie in evidenza e le altre indifferenziate), ma continua a non convincermi. Questa scelta potrebbe essere stata fatta per ragioni editoriali, fare le illustrazioni richiede tempo e averne meno significa risparmiare lavoro a Luca Schiavoni che avrà il suo bel da fare sul resto della rivista immagino (nessuna ironia: non credo che tenere su Punto Informatico sia una passeggiata…).
Per ora questi. Se avete anche voi note sul nuovo Punto Informatico e volete che siano aggiunte alla mia lista scrivetemi una mail. Aggiornamenti:

Che altro?