Come dice Giancarlo: l'internet ti permette di entrare e restare in contatto con le persone in modi che prima non avresti mai pensato. E tutte le volte che succede (ed ultimamente continua a succedere sempre più spesso), mi ripeto sempre che adoro questa invenzione. Cito Livraghi: «Probabilmente è questo il motivo principale per cui mi piace essere in rete: è un modo in più per essere umani». Sottoscrivo in pieno.
«Ciao Mamma, io vado eh? Ci vediamo Giovedì»
«Ok, David. A proposito, mi lasci un numero di telefono che non si sa mai?»
«No, mi dispiace. Non ce l'ho»
«Ma dov'è che vai, cacchio, in Siberia?»
«Circa...»
Da questo momento, su Blogorroico sono presenti anche i famigerati permalink. Cliccando su «+» in fondo ad ogni post sarete automaticamente tele-cine-radio-trasportati ad una copia archiviata dello stesso. Che dire, sono particolarmente fiero di questa cosa, erano mesi che volevo farla e non avevo mai una sera libera, uffa. Un grazie particolare a Steve che mi ha dato una mano con il mod_rewrite di Apache.
Forse non tutti lo sanno, ma oggi scadeva il termine per presentare delle proposte di emendamento al disegno di legge per regolamentare l'utilizzazione dei domini. Il che significa che se qualcuno aveva qualche controproposta intelligente (non come il decreto in se' stesso) da oggi in avanti non può fare altro che stare zitto. Molto interessanti i commenti del padre di Steve. Li trovate qua.
La tipografia non è una barzelletta. Tutti (ripeto, tutti) i webdesigner dovrebbero dedicarle più tempo. Bacchettata sulle mani.
Per gli aspiranti web-master/designer/developer/fave o per coloro che vogliono semplicemente una grande lezione di stile: Fondamentali del Disegno Web, da «Webmaster Savinus».
L'altro giorno decantavo le lodi di Philip Greenspun e delle sue meravigliose fotografie, poi oggi mi sono imbattuto (si, credo «imbattuto» sia il termine più appropriato) negli appunti del suo viaggio in Italia. Le foto continuano a stupirmi, bellissime inquadrature, colori pieni, gusto pulito (...); poi vedo una sezione chiamata «Youth» e mi ritrovo col seguente commento:
I keep meaning to write something profound here about unemployment, the fact that Italians live with their parents until they are 30, and the opinion of older Italians toward the new generation, spoiled with cars and cell phones by doting parents. But I haven't written it...
Sul fatto che io possa diventare un disoccupato, vista la razza di università che frequento, mi sembra verosimile. Ma sulle opinioni dei miei nonni riguardo a quanto i miei genitori mi stiano viziando con macchine e cellulari, potremmo decisamente parlarne... Mi aggiro per la bassa Modenese a cavallo di una Uno dei primi anni '90, dalle performance discutibili, e di telefono cellulare non ne vedo nemmeno l'ombra. Anzi, mia sorella una volta ha provato a prestarmelo (per andare allo SMAU, ndr) ed è stata una delle esperienze più frustranti della mia vita, quasi come ieri l'altro. È vero, Filippo, mia nonna effettivamente un po' mi stressa, ma è solo una questione di capelli, niente di più. Vorrei vedere lì in America, dove i ragazzi prendono la patente a 16 anni, se i loro genitorini non gli comprano subito la macchinina o se non hanno il cervellino fuso dalle ondine elettromagnetichine come noi. Insomma, per certe cose tutto il mondo è paese, per cui potresti evitarti certi commenti da turista «per caso».
Ciò detto, rimani sempre uno dei miei guru.
No, questa volta il rosso mi era stato esplicitamente chiesto.
E via, Niko Stumpo si becca una bella sezione sulla Gallery di Adobe.com. E chi dice *cough* che gli Italiani sul *cough* web fanno *cough* schifo alzi la mano.
Non è una sensazione frustrante quando preparate per bene delle nuove pagine per un sito, aprite il client FTP ed il server va così lento che ci mette venti minuti (cronometrati) per spostare un file di 2k?
Per gli smanettoni di Linux tra di voi (spero che siate in tanti): avete mai provato a far convivere il mod_perl con l'ultima release del PHP4 su Apache? Qua sul mio server abbiamo dovuto dire addio al primo, fino ad oggi: in questo articolo su Slashdot potete trovare tutte le informazioni che vi servono. Grazie a Dio qualcuno ci ha messo una pezza. Potenza dell'Open Source.
Fiiiiiuuuu. Dopo un weekend fuori casa, torno nella mia cameretta, accendo il PC e cosa scopro? Orrore: il mio sito sta male. Dopo un non-ancora-ben-identificato problema tecnico il server su cui è ospitato cavedoni.com ha pensato bene di sostituire tutto con una copia archiviata del sito. Fin qua tutto bene, solo che la copia era del 25 Agosto, corrente anno. Blogorroico era morto. Tutti gli aggiornamenti degli ultimi tre mesi erano morti. Poi due o tre ore in stato comatoso in cui il sito è stato giù ed ora, finalmente la liberazione.
Se ieri era il «Giorno dei Post sui Post», oggi è decisamente Il Giorno dei Post sul Posto (intendendo come posto quello da cui scrivo, l'amena cittadina di Sassuolo). Ieri sera i ladri hanno colpito direttamente sotto casa mia. Non è un'espressione metaforica: io abito proprio lì sopra. Si vede che hanno deciso di aderire al tanto bloggato «Buy Nothing Day».
Pesissimo: Il dizionario del dialetto Modenese on-line. Peccato che quelli che hanno fatto il back-end siano proprio dei cioccapiatti.
La Repubblica: Vasto: poliziotto si travesta da donna e arresta scippatore.
Ok, l'ultima cavolata poi giuro che la smetto: torno sul sito di Livraghi e leggo la bozza della scaletta per il suo nuovo libro (già che ci sono, sarà edito da Hops Libri). Sapete qual è il titolo dell'ultimo paragrafo dell'ultimo capitolo? «Se non ci fosse l’internet bisognerebbe inventarla». Va bene, la smetto!
È ufficiale, oggi sul mio blog è Il Giorno dei Post sui Post. E la cosa bella è che non c'è nulla di programmato: non avevo intenzione di inserire due citazioni Tolkieniane. Se non ci fossero i weblog bisognerebbe inventarli.
Ringraziando l'amica di Dexter che sta facendo la tesi sulla new economy, mi godo la piacevolissima lettura di gandalf.it, un sito per cui tutti i complimenti che potrei eventualmente trovare sono semplicemente superflui. Non sto esagerando, leggete il materiale di Giancarlo Livraghi e poi mi saprete dire. Ok, lo ammetto, ho sempre pensato che il materiale pubblicato in Italiano sulla Rete fosse terribile. Da perfetto snob mi sono autoconvinto dell'equazione secondo cui:
Italiano = portale generalista con niente da dire né niente da aggiungere alla comunità. Lo ripeto, una posizione assolutamente snob, visto che ovviamente il mio materiale era, nella mia testa, molto al di sopra della media. Per fortuna che lo era solo nella mia testa, così adesso posso guardare indietro e dire con tutta tranquillità: «Antonio, sei un cojote!». Mi sa che devo rifare il corso di Italiano all'Università, ho una prosa raccapricciante...
Vabè, stavo parlando di Gandalf e come al solito sono finito sul mio argomento preferito, anche se mi scoccia ammetterlo: me stesso! Comunque, dicevo, stavo leggendo l'ultimo editoriale di Gandalf, questo «Elogio alla Lentezza» e mi sono venuti in mente un sacco di flash specialmente di quest'estate, in cui continuavo a ripetere a destra e a manca che la mia aspirazione più grande sarebbe stata di andare a fare il contadino. Hai ragione, Giancarlo, non è vero che vorrei fare il contadino, vorrei solo prendermela con calma.
Ah, e la fine del discorso di prima, tanto per dare un senso a questo post, era che io ho sempre considerato così male la produzione Italiana (con la superficialità degna solo dei ventenni della mia generazione) ma che ora, finalmente, mi sono ricreduto. E alla grande.
Riferito al post di prima (c'entra anche il title="..."): certo Smeagol.
C'è un bug in Blogorroico! O meglio, diciamo così, c'è un problema di compatibilità con IE5 per Macintosh. Ci lavoreremo sopra, vero tesssssoro?
Probabilmente non se ne ricorderà nessuno, ma oggi sarebbe il «Buy Nothing Day», campagna organizzata dagli Adbusters per sensibilizzare il mondo sul super-consumo dei paesi ricchi e sullo sfruttamento impari delle risorse del pianeta. Volevo partecipare, ma mi sono dimenticato, come al solito. Però vi pregherei di pensare un attimo alla situazione in cui viviamo (ma in cui soprattutto vivono gli altri), niente di più. Pensiamo tutti quanti al fatto che oggi siamo stati in mensa a spippolarci un risotto mentre altri n bambini di un qualche paese a qualche centinaio di chilometri dal nostro stanno morendo. Non è colpa nostra, non abbiamo scelto di nascere in Italia, ma (senza citare delle campagne elettorali parolaie dei politici nostrani) abbiamo un dovere morale, se non altro di non dimenticare certe cose.
<autocritica>Si, adesso forse ci starebbe un bel link a hungersite.com ma forse è meglio che ognuno di noi pensi al modo migliore per pulirsi la coscienza, così può non pensarci più fino al prossimo documentario televisivo.</autocritica>
Sul sito di Philip Greenspun, noto nerd americano nonchè fotografo, viene riportata un'ottima figura fatta da una delle riviste più lette d'Italia. E poi ci lamentiamo, vero?
Io e la carne in scatola non siamo fatti l'uno per l'altra. Mi dispiace, io ho provato a starle dietro, a vedere se col tempo riuscivo ad abituarmi. Ho tentato e ritentato l'approccio parecchie volte, ma dopo stasera temo che fra noi sia finita. Mi è rimasta qui.
Giornata piuttosto tranquilla, dopo la botta di creatività di ieri sera. Stasera passo davanti alla TV, mia sorella sta guardando Passaparola su Canale 5, con la nuovissima formula da mezzo miliardo (quale originalità). Mr. Scotty si rivolge al concorrente in quel momento in testa e si accinge a porgli la domanda corrispondente alla lettera «I», che ha già «passato» una volta. «Disco del 1993 del cantante Nek». Il concorrente: «Inutile!». Genio!
Adoro il mio lavoro.
Esatto, è proprio così. Qualche settimana fa mi lamentavo perché il lavoro del webdesigner ti costringe ad un sacco di ore davanti ad una macchina e spesso ti fa perdere un pò i contatti con il mondo. Però, mentre questi sono i lati negativi della parte *web*, ci sono anche quelli positivi della parte *design*.
Non so come funzioni per voi, ma io passo un sacco di tempo a fare sempre le stesse cose, mesi e mesi sempre con quelle due righine, quei tre caratteri, quei quattro colori. E non c'è verso di spostarmi di lì, in quei periodi potrei lavorare per qualunque cliente con le più disparate esigienze. Sempre e comunque le stesse, medesime cavolate. Poi però ci sono i momenti sgurz, quando ti viene un'idea, un'intuizione. E allora riguardi tutto il lavoro che hai fatto alla luce di questa nuova illuminazione e ti rendi conto di alcune semplici cose, cose che peraltro ti vengono fatte notare pressocché quotidianamente dalle persone che hai intorno:
Tutto questo renderebbe orrendamente brutto non solo il vostro lavoro ma anche la vostra vita sociale. E per fortuna che arrivano anche i momenti sgurz. Io ne ho appena passato uno, e sono l'uomo piu' felice della terra in questo momento. Vabè, con calma...
Il mio zietto - noto alle folte schiere del Web come ziobo - mi segnala questa succosa notizia: i pesciolini si sono sgranocchiati un bel cavo di rete di «soli» 39 mila chilometri che passava sotto l'oceano pacifico e così oltre ad avere una rete più lenta (il meno), ci mangiamo pure il rame e la plastica che si sono mangiati i pesciolini. Ma tanto è stato «l'aggancio con l'ancora di una nave oppure un forte sisma sottomarino», dicono loro, per cui non preoccupiamoci. Vero?
Meraviglia delle meraviglie: con una query SQL in meno Blogorroico va molto meglio. E adesso siamo alla versione 0.3.
Programmate in ASP? Questo potrebbe esservi utile. URL Replacer è un modulo per IIS che permette di riscrivere parte dei vostri URL in modo da far sembrare statiche delle pagine generate dinamicamente dal server. Esempio, avete una serie di pagine che estraggono da un database dei dati, basandosi su una variabile ID: le pagine avranno un indirizzo del genere http://www.cicciopillo.it/pagina.asp?ID=00123. Bene, su Apache c'è un modulo chiamato mod_rewrite che vi permette di riscrivere gli indirizzi URL in modo che sembrino delle directory. Esempio, la pagina di prima potrebbe diventare http://www.cicciopillo.it/pagina.asp/001/. Bene, con URL Replacer potete farlo anche su Windows NT.
Una cosa che adoro di questa stagione sono le clementine, ne mangerei tonnellate. E adoro anche l'odore che ti lasciano sulle mani dopo che le hai mangiate, splendido.
la Repubblica: Un mix uomo-maiale, nasce la «chimera». L'ufficio brevetti dell'Unione Europea dev'essere impazzito: prima definiscono come «brevettabile» la vita umana, poi la clonazione di esseri umani, ed ora gli incroci tra DNA umano e DNA animale. Quando sarò grande e avrò bisogno di un trapianto, uccideranno una di queste «creature» per trapiantarmi i suoi pezzi (sempre che «esso» non uccida prima me). Jeeg Robot d'Acciaio non aveva a disposizione una tecnologia così sofisticata, io si. Aiuto.
Mytech: Sono sette i nuovi nomi di dominio. Il mondo aveva davvero bisogno di un nuovo dominio di primo livello .museum?
Io l'ho sempre detto che l'Emilia Romagna è un posto pesissimo, forse il più peso in assoluto per quanto riguarda la qualità della vita. Oggi ho trovato lo stereotipo dell'Emiliano DOC, un vero genio della salumeria, proprietario della Artigiana Salumi. Solo per il fatto di aver messo online un sito con la sua voce in sottofondo che commenta le pagine (e che ti RACCONTA il percorso per arrivare al suo negozio) sarebbe da Nobel. Ma la vera chicca è sezione «I nostri slogan» dove potete ascoltare la vera voce di Daniele all'opera con perle di copywriting come solo un Romagnolo verace può fare. Tra le altre: «Disse Cleopatra a Marco Antonio: "Fai la spesa all'Artigiani o faccio un pandemonio!"» oppure «Se sei Ferrarista e ami Schumy, vieni all'Artigiana Salumi!», oppure ancora «Disse il gufo alla civetta: "Io non mangio senza la pancetta!"». E per farvi capire con chi abbiamo a che fare guardate queste due foto.
E poi non venitemi a dire che questo qua non ha capito tutto dalla vita. Vi lascio con un'ultima citazione: «In internet non navighi mai? Se trovi il nostro sito sorriderai!». Anche io voglio essere così da grande. Sul serio.
Beh, nonostante tutti i complimenti che possa fargli, il mio amico (cioè, «amico», non ci allarghiamo troppo signor Cavedoni...) Steve ha un sito un po'... ahem... vabè, sono stato prodigo di aggettivi per cui è meglio che mi contenga questa volta. Però sulla copertina del CD c'è «Visit our amazing website at www.vai.com». Vabè, contenti loro.
Se suonate la chitarra, o se semplicemente siete amanti della buona musica vi consiglio caldamente l'ultimo CD di Steve Vai: The Seventh Song. Adesso sono nel bel mezzo di «Melissa's Garden» capolavoro acustico inedito (si, tre aggettivi di fila sono un po' troppi, effettivamente...). E dire che l'ho anche toccato, e mi sono beccato un bell'autografo. Invece il presidente se n'è andato prima perché aveva sonno. PAZZO!
Esce il nuovo libro di Umberto Eco: Baudolino, racconto forse autobiografico di un Alessandrino DOC. E si dice che sia il romanzo più ironico del "guru" della semiotica internazionale.
Uffa. Io odio quando il mio sistema operativo comincia ad andare in pappa ogni cinque minuti. Io odio quando tutte le applicazioni vanno come se avessi un 286 di fine anni '80. Io odio quando tento di reinstallare il sistema operativo e mi si pianta a metà l'installazione. Io odio parlare come un puffo.
Qualcuno di voi riesce ad individuare le differenze tra questo Komodo web server ed il Power Mac G4 Cube di Apple? Un ringraziamento speciale a Filo di Noemalab, una webzine italiana di cultura digitale.
Da qualche giorno ho deciso di tornare alle elementari e di usare il sistema di virgolette all'italiana. Proprio così, nonostante tutti gli anni di navigazione sul Web ci abbiano lavato il cervello su queste cose, la mia maestra (ciao Monica!) mi aveva insegnato a virgolettare con "«" e "»", non con """ o, volendo essere pignoli "“" e "”". Ah, le entità HTML sono « e ».
E se avete voglia di leggere, fate un salto sulla rinnovata Digiland Technology. La cosa che preferisco: il fatto che ci sia un blog. La cosa che mi piace meno: il fatto che il blog sia aggiornato il 15 marraskuuta.
Interessanti «headlines» oggi su Slashdot: uno dei primissimi esperimenti per la creazione di un software in grado di individuare immagini «hard». Sinceramente non ho la minima idea di come possa funzionare un software del genere, e sono anche scettico sui possibili risultati, ma tentare non fa mai male.
Non so se l'avete mai fatto, ma lavorare ascoltando la colonna sonora di Guerre Stellari è decisamente galvanizzante. Grazie a Fred l'ho fatto tutto il pomeriggio e adesso mi ha prestato il CD per cui sto ripetendo l'esperimento. Domani sposterò le macchine col solo uso della forza, ho fatto il mio primo passo in un mondo più vasto.
Che bello, quando uno compra il suo primo dominio è sempre una bella esperienza. In questo preciso momento sono tra Inga (che si è pigliata nowhere-akom.it - bleah) e Francesco, che sta promuovendo il suo neonato secondlass.com. Evviva!
E così sembra che sia uscito Netscape 6. Dico sembra perché mentre cercavo di scaricare la nuova versione del browser mi è apparso un link con scritto «NEW!! Netscape 4.75!!» alché mi sono venuti i sudori freddi.
Consiglio: entrate su ftp.netscape.com con un client FTP e andate nella dir /pub/netscape6/english/6.0/windows/win32/sea/, così eviterete quel coglione di «Smart Download». Tutto tranne che «Smart».
Per i derelitti sfondati dalla New Economy: Venerdì sera fate quello che vi dico:
L'articolo sopracitato parla di "poco prima dell'alba", ma ci siete abituati, vero?
In principio fu Blogger, poi l'amministratore del server del Comune di Modena, in paranoia perché dovevo dare alla pyra la mia password di FTP mi chiese molto gentilmente di chiudere il sito. Così mi misi a lavorare a questo blogorroico. Poi però venne il periodo dei ripensamenti: ma perché fare tanta fatica quando c'è già un programma che fa quello di cui hai bisogno e lo puoi già usare gratuitamente? La prima risposta fu un bel "boh!". Ma oggi, scoprendo che Blogger costa 195 dollari l'anno se non intendi mostrare il loro bottone sulla tua home page comincio a capire l'utilità del mio lavoro. Almeno potrò dire di aver risparmiato 400 sacchi, hehe.
Non so perché ma quando leggo mail di questo tipo mi fermo sempre a riflettere. E trovo le sue considerazioni sulla comunità decisamente giuste. Alla lunga i fondatori devono mettersi un po' in disparte.
Oh, che bello. Ho appena fatto un po' di modifiche a questo blog: intanto adesso è possibile leggere le cose che ho scritte nei mesi precedenti (e nonostante mi sfugga l'utilità di questa new entry sono comunque contento). Poi ho cambiato un po' di cosette in giro, muovete il mouse qua e là e ditemi se vedete le differenze. Come nella Settimana Enigmistica.
<buonaazione class="quotidiana">
Solidarietà è anche ospitare messaggi altrui sul proprio weblog: Vanessa dice di dirvi che il suo blog non viene aggiornato per colpa di Digiland che ha i server giù una volta si e una volta si.
</buonaazione>
Sono stato nominato. Per la seconda volta il Verbo online mi ha telefonato. A questo punto si vede che il profeta online ha capito che la forza scorre potente dentro di me. E finalmente diventerò un guerriero Jedi, come ho sempre sognato.
Ma chi se ne frega del primo compleanno? Tra due giorni è il decimo compleanno dell'intero Web. Anzi, non è proprio corretto, è il decimo compleanno da quando è stato scritto questo documento: WorldWideWeb: Proposal for a HyperText Project. Notate un particolare su quella pagina, fra i nomi dei destinatari: P.G. Innocenti e P. Palazzi. Non hanno cognomi Americani :)
via apogeonline.
Sto diventando amico di Steve Jobs. Come sono contento.
Uh, quasi dimenticavo: grazie a tutti quelli che hanno scritto per fare gli auguri al mio sitino. Smack!
Ieri è stato uno dei giorni più frustranti della mia vita: vado in ufficio da Fred e mi ritrovo a lavorare su un iMac. La cosa in assoluto più frustrante è la diversa disposizione delle lettere sulla tastiera del macintosh, oltre ovviamente al fatto che il sistema operativo è sì molto carino ma anche molto diverso dal mio amato (o odiato, a seconda della quantità di crash giornalieri) Windoze. Però, come potete vedere mi sono abbastanza ripreso dal colpo tant'è che ho ricominciato la giornata odierna con un ottimo aumento di produttività e sicuramente anche di autostima. E per la prima volta nella sua breve storia, Blogorroico viene aggiornato da una macchina di Cupertino. E vai!
Heather The New Yorker dice che io, Dexter e tutti gli altri che hanno partecipato al FOJM di Heather siamo delle Web celebrity. Ale'! Non ci credete? Leggete qua.
Side note al precedente post: si, dopo i colori dell'ultimo netart c'ho preso davvero gusto, hehe.
Come ho detto ieri, il 3 novembre questo sito ha compiuto il suo primo anno ed io me ne sono dimenticato. Ma ora ho chiesto scusa, ho ammesso di essere decisamente sclerato e abbiamo fatto pace.
E così alle elezioni americane ha vinto Bush. Non voglio addentrarmi in discorsi politici, non mi è mai interessato molto e mi rendo conto che la mia coscienza civica ha sicuramente bisogno di una grossa scrollata. Però il fatto che un paese come l'America elegga una persona che si vanta di aver condannato alla sedia elettrica più di cento persone, durante il suo governo, mi sembra abbastanza preoccupante.
E visto che ci siamo, Derek ha aggiornato { fray } pubblicando le impressioni di 14 "illustri" colleghi sulle presidenziali americane appena conclusesi.
Sono troppo triste. Nel marasma generale di impegni mi sono scordato il primo compleanno del mio stesso sito. Vabè, ormai è troppo tardi, era il 3 novembre. Tristessa.
Stiamo arredando la nuova casetta di netart: ho caricato una pagina provvisoria su netartmagazine.com. Se muovete un po' il mouse in giro c'è anche una piccola sorpresa, ma ci vuole una bella vista :)
Mentre mi riprendo dalla telefonata della settimana, Joe Clark, su mia segnalazione, ha inserito tutti i blogger italiani nella sua pagina Xenoblogs. E la vita ci sorride.
Sapete che non mi piace linkare continuamente agli altri blog italiani, non perché mi stiano antipatici, ma perché "blog" è diminutivo di "WEB-log". Le elite e le cerchie ristrette non mi piacciono, uffa. Ma questa volta DEVO assolutamente fare un'eccezione. E' accaduto un fatto straordinario.
Ero cieco. Poi mi ha telefonato il Profeta on line, ed ora CI VEDO!
E ad illuminare questo piovoso lunedì ci pensa lui, l'unico, il vero: Franco Lanfredi AKA Lanfree. Gli avevo promesso che avrei trascritto l'intera telefonata, ma preferisco raccontarvi come ha fatto a trovare il mio numero di telefono. Avete presente i biglietti da visita che feci per mio padre? Lanfree ha chiamato lui. Sono commosso.
"I've got a secret for you..." dice Derek a me e a Frederic in quel di Bardi, 4 agosto 2000. "Don't tell anyone, but I'm writing a book...". E oggi, sul suo sito lancia un blog book, in cui potremo seguire passo passo la scrittura del libro e dare consigli, critiche e suggerimenti. Grande, come al solito.
E siccome Stefano non riesce a trattenersi in questi frangenti, ha deciso di presentarsi (e di presentare anche me), in questa pagina.
Cosa possiamo imparare da Jakob Nielsen?. Philip Greenspun prende il libro del succitato Nielsen e valuta le affermazioni del guru dei guru. Interessante lettura, anche se io a metà mi sono dovuto fermare. Altrimenti cosa me l'hanno regalato a fare il libro, se mi vado a leggere i riassunti? doveroso credit alla banda di K10k per il link.
Alé, Dexter ha un nuovo indirizzo: dexter.lepo.org. E siamo tutti più felici, almeno risparmieremo tempo a digitarlo. Mi sa che devo fare un po' di sport in più, hehe.
In questo pomeriggio un po' anni '80 la musica migliore è nettamente quella de "Il tempo delle Mele". Io, mia sorella e Stefania ci stiamo sbellicando. Buona domenica a tutti.
Quanto va veloce il tuo sito? Chiedilo a Stefano.
Vi servono delle foto per il vostro nuovo sgurz creativo e non sapete dove trovarle? Quelli di Evolt vi danno una mano in questo articolo. Buon week end.
Cos'è un blog? (preso su whatis.com)
On a Web site, a blog, a short form of Web log or weblog, is a personal journal that is frequently updated and intended for general public consumption. Blogs generally represent the personality of the author or the Web site and its purpose. Topics sometimes include brief philosophical musings, commentary on Internet and other social issues, and links to other sites the author favors. The essential characteristics of the blog are its journal form, typically a new entry each day, and its informal style.
The author of a blog is often referred to as a blogger. People who post new journal entries to their blog may often say they blogged today, they blogged it to their site, or that they still have to blog.
Interesting!
Qualche giorno fa Scott Kramer, sul suo Chinese Torture ha scritto una lettera aperta alla Apple. E poi pensiamo di essere noi, utenti di PC, i poveri sfigati...
E vai! Uno dei primi sondaggi sui weblog mai realizzati. Siete tra quei matusa che non hanno ancora capito a cosa serve blogger.com? Dai, un colpo di SGURZ!
E per la prima volta nella mia vita il mio nome compare su un libro. Di vera carta!
Derek Powazek come non l'avete mai visto. Perché tutti devono cominciare da qualche parte. Per lui fu questo. Da non perdere anche questo. Argh! Jakob dice che non bisogna mai fare dei link tipo <a href="qualcosa.html">clicca qua</a> oppure <a href="qualcosa.html">questo</a>. Verrò arso sul rogo?
Parliamo un po' di tipografia
Che quelli della Microsoft facciano dei sistemi operativi un po' lacunosi (mi lascio andare ad eufemismi questo pomeriggio...) è sotto gli occhi di tutti, ma non si può che siano egualmente lacunosi nelle loro vesti tipografiche. Il solo fatto di avere un consulente come Matthew Carter li riqualifica un sacco. E anche il loro microsoft.com/typography è decisamente una meta imprescindibile per chi voglia leggere materiale sulla tipografia su schermo.
Grazie a Dio sono nato in Emilia Romagna. Altrimenti adesso non sarei spaccato dopo una cena a base di tortellini, gnocco fritto e torta barozzi mit crema. E dopo un pranzo a base di tortelloni della nonna. Domanda: ma perché tortellini.it è di proprietà di quegli speculatori di napule.it? Cosa c'entrano i tortellini con Napoli?!?
Sempre riferito al post di prima, mi sono dimenticato di aggiungere un particolare: una volta, in quella piazza, ho totalizzato quattro multe nel giro di due giorni. Non c'è limite al delirio.
Nell'era dell'informazione globale e delle notizie che fanno il giro del mondo un link alla pagina di Sassuolo della Gazzetta di Modena on line può far sorridere, specialmente perché la maggior parte di voi non sa nemmeno dove siano questi posti. Ciò nonostante secondo me diventerà sempre più importante puntare sul locale. Quando finirà tutta questa euforia nel vedere le proprie parole sballottate tra i server di Hong Kong, Miami, New York, Londra, Parigi, Sydney, Istanbul e compagnia bella, allora la gente comincerà a chiedersi: "c'ho le emorroidi, dov'è una farmacia aperta?" oppure "mi hanno fatto una multa, cacchio. Dove la pago?".
A proposito, guardate cosa succede nella piazza dove abito. No, non so chi sia la signora incinta :)
